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Restringimento vaginale ad Ancona, Brindisi, Milano, Pesaro, Riccione, Rimini e San Marino

Il restringimento vaginale è una procedura chirurgica che mira a correggere una condizione nota come “lassità vaginale”. La parte inferiore della vagina è circondata da un anello muscolare, che forma parte del muscolo del pavimento pelvico. Molte donne sono incoraggiate a svolgere esercizi per il pavimento pelvico dopo il parto per incoraggiare il muscolo a riprendere il suo tono normale. Tuttavia, alcune o tutte le fibre muscolari possono essere lacerate e la normale funzione di costrizione può andare persa. Dunque, il restringimento ha proprio lo scopo di risolvere questa situazione.

Chi è la candidata ideale per il restringimento vaginale?

Tutte quelle donne che, in seguito al parto o all’avanzare naturale dell’età, presentano un rilassamento della struttura vaginale, sia interiormente che esteriormente ma, soprattutto, che non provano piacere durante i rapporti sessuali, in quanto il canale vaginale risulta troppo poco sensibile all’atto, data la sua eccessiva “distensione”. Si può rimediare a questi problemi ringiovanendo l’intero apparato intimo femminile.

Il decorso post-operatorio nel restringimento vaginale

Per i primi 7 giorni si avvertirà gonfiore e, talvolta, lividura della zona, ma ciò rappresenta una conseguenza di normale routine. In caso di dolore, esso sarà comunque di lieve entità. Un accentuamento del dolore può protrarsi per un paio di giorni in caso di tosse, sollevamento di pesi o a causa di qualunque attività da cui derivi una contrazione dei muscoli interessati.

 

Riguardo le attività quotidiane, è possibile riprenderle da subito.

Eventuali complicanze nel restringimento vaginale

Il gonfiore nella vagina può influenzare l’uretra ed eventualmente causare l’ostruzione del tubo di efflusso urinario, causando così la ritenzione urinaria

 

Dopo il restringimento vaginale è possibile avere rapporti sessuali solo se l’indolenzimento o la scarica sono passati. Solitamente, ci vogliono circa tre o quattro settimane dopo l’intervento per ritornare all’attività sessuale

 

Le infezioni non sono comuni, ma se si verificano e c’è una scarica che persiste per più di qualche giorno, potete contattare immediatamente il chirurgo.

 

Potrebbe verificarsi del sanguinamento dalla linea di incisione per un giorno o due. Il tampone viene rimosso il giorno dopo l’intervento solo se l’emorragia si è fermata.

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